In questi giorni c’è una grande attesa verso la “fase 2” dell’emergenza COVID-19 e allora come auspicio verso una rapida ripresa della nostra vita ante pandemia vogliamo tornare a parlare dei temi del nostro mondo, il packaging, consapevoli che soprattutto in questi tempi di grande incertezza è di grande conforto portare avanti i progetti già iniziati e continuare a nutrire i propri interessi. Solo così, una volta passata l’emergenza, potremo riprenderci la nostra vita senza lasciare nulla indietro.
Nell’articolo di oggi vogliamo, quindi, approfondire il ruolo dell’etichetta alimentare come veicolo di informazioni tanto preziose da renderle obbligatorie.
L’etichetta si è rivelata un bene di prima necessità, gli etichettifici infatti sono tra le attività rimaste aperte a seguito del DPCM del 20 marzo 2020, non solo perché accompagna l’alimento e lo avvolge come parte del packaging, ma perché è un veicolo di informazioni fondamentali per la salute ed il benessere del consumatore. Questo è dimostrato dal fatto che, come abbiamo già detto, molte delle informazioni riportate sull’etichetta sono obbligatorie e regolamentate da leggi specifiche.
Di seguito vi riportiamo alcune delle leggi in vigore ad oggi per aiutare gli operatori quanto i consumatori a comprendere correttamente la composizione di un’etichetta alimentare.
GLI OBBLIGHI
Il Regolamento (UE) 1169/2011 2011 e la successiva integrazione con il Regolamento delegato (UE) n. 78/2014, hanno inserito nuove norme sulle informazioni nutrizionali obbligatorie e volontarie introducendo elementi volti a semplificare e chiarire le informazioni presenti sui prodotti:
- Denominazione dell’alimento: è il nome che identifica il prodotto e ne specifica anche lo stato (in polvere, liofilizzato, concentrato, ecc…);
- Elenco degli ingredienti: tutte le sostanze che compongono l’alimento ordinate per peso decrescente. La presenza di allergeni deve essere facilmente individuabile attraverso l’uso di caratteri speciali;
- Durabilità del prodotto: la data di scadenza e il termine minimo di conservazione. Per la corretta distinzione dei due termini consultare il seguente link;
- Peso netto del prodotto, senza imballo;
- Condizioni di conservazione e di impiego: si riferiscono alle indicazioni per conservare al meglio l’alimento per evitare che questo deperisca e all’uso adeguato dello stesso.
- Paese d’origine e provenienza: per alcuni alimenti è d’obbligo indicare il paese in cui l’alimento è stato prodotto, è il caso delle carni, miele, olio, frutta e verdura;
- Dichiarazioni nutrizionali ovvero le informazioni sul contenuto calorico e nutritivo dell’alimento in forma tabellare. Gli elementi obbligatori sono:
- Valore energetico
- Grassi
- Acidi grassi saturi
- Carboidrati
- Zuccheri
- Proteine
- Sale
Fra le informazioni facoltative ci sono le dichiarazioni nutrizionali che sottolineano proprietà benefiche dell’alimento (in verde sull’immagine).
L’etichetta alimentare inoltre, come ci dice l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), per permettere al consumatore di accedere facilmente alle informazioni sul prodotto che sta acquistando, deve essere:
-
- chiara
- leggibile
- comprensibile
- indelebile (non deve cancellarsi)
- non deve indurre in errore i destinatari
- attribuire proprietà di guarigione o prevenzione di malattie
LE FINALITA’
Gli obblighi elencati hanno molteplici obiettivi:
- Aumentare la sicurezza alimentare: L’identificazione della provenienza e il numero del lotto permettono di identificare immediatamente il lotto di appartenenza del prodotto, in modo da poterlo rintracciare e ritirare immediatamente in caso di problemi. Anche l’indicazione degli allergeni permette l’immediato riconoscimento di sostanze pericolose per il soggetto allergico.
- Aumentare la consapevolezza del consumatore: “La dichiarazione nutrizionale è molto importante perché fornisce immediatamente al consumatore le indicazioni necessarie per confrontare un prodotto con un altro e per valutare se risponda, o meno, alle proprie necessità dietetiche permettendogli di scegliere consapevolmente” (fonte ISS)
- Incrementare l’educazione alimentare: le dichiarazioni nutrizionali e le modalità di utilizzo permettono all’utente di confrontare i prodotti e scegliere i più adatti al proprio stile di vita o regime alimentare.
L’entrata in vigore di nuove normative sull’etichettatura alimentare previste per il 1° Aprile 2020 sono state posticipate al 31/12/2021 a causa dell’emergenza in corso. Le norme riguardano l’obbligo di indicazione dell’origine del grano per la pasta di semola di grano duro, dell’origine del riso e del pomodoro nei prodotti trasformati. Potete leggere il comunicato del Ministreo delle Politiche Alimentari e Forestali cliccando qui.
Abbiamo toccato solo i principali elementi di un campo vasto e complesso che vale la pena approfondire. Nei prossimi articoli vi parleremo degli obblighi imposti alle etichette di altri settori merceologici.
22/04/2020