Etichette e Cosmesi: non solo bellezza, ma anche rispetto della natura e dell’ambiente

Avete mai realizzato quanto sia importante l’etichetta in un cosmetico o in un prodotto di bellezza?

In uno dei nostri precedenti articoli abbiamo parlato del peso di queste etichette e di come leggerle, ma oltre all’aspetto tecnico un ruolo fondamentale occupa l’aspetto emozionale.

Si tratta di una vera esperienza prima dell’esperienza: l’etichetta è in grado di trasmettere una sensazione connessa al prodotto ancor prima di averlo provato e aver avuto una conoscenza concreta dello stesso che giustifichi la scelta. Il packaging quindi, e in particolare l’etichetta del prodotto che scegliamo, deve essere in grado di trasmetterci la giusta sensazione ancor prima di aver sperimentato il prodotto.

In questo, ogni aspetto gioca un ruolo importantissimo: il materiale scelto per le sensazioni che comunica al tatto, l’aspetto grafico per le emozioni che suscita alla vista, senza trascurare un aspetto che sta occupando un ruolo sempre più rilevante in questo settore, e non solo, nel processo di scelta da parte del consumatore: l’interesse per la sostenibilità.

 

I prodotti cosmetici a connotazione naturale e sostenibile, i cosiddetti CCN&S, non sono però tutti uguali e, a fronte della loro crescente domanda, Cosmetica Italia ha sentito la necessità di fare una distinzione tra il concetto di “naturale/bio” e il concetto di “sostenibilità ambientale” raggruppando i prodotti CCN&S in due macrocategorie:

 

  • Cosmetici a connotazione naturale/ biologica: in questa categoria rientrano i prodotti caratterizzati da elementi grafici o testuali che ne comunicano la connotazione naturale/biologica, in relazione alla loro composizione formulativa, ovvero la presenza di un alto numero di ingredienti biologici o di origine naturale.

Si tratta di prodotti che possono comunicare la conformità allo standard internazionale ISO 16128; la certificazione naturale/biologica secondo il protocollo di un organismo privato specializzato; la conformità a una propria caratterizzazione autodefinita, nel rispetto del Regolamento 655/2013.

 

  • Cosmetici con connotazione di sostenibilità ambientale/green: rientrano in questa categoria prodotti che possono comunicare, attraverso elementi grafici o testuali, la connotazione di sostenibilità ambientale o green in aspetti che riguardano l’intero ciclo di vita del prodotto e/o le politiche corporate dell’impresa verso la sostenibilità. Gli aspetti in questione possono interessare: i processi produttivi; la gestione sostenibile dell’intera filiera; l’impronta ambientale del prodotto; certificazioni di prodotto; certificazioni corporate; rapporto o bilancio di sostenibilità; riconoscimenti internazionali; caratteristiche dell’imballaggio.

 

Ad oggi il valore di sell – in dei CCN&S in Italia è pari a 1.654 milioni di euro e nel dettaglio si registra un valore di fatturato leggermente superiore per le aziende che realizzano cosmetici con connotazione di sostenibilità ambientale/green rispetto ai cosmetici con connotazione naturale/biologica. E a fronte della crescente domanda di questi prodotti, ben l’84,5% delle imprese nazionali intervistate da Cosmetica Italia dichiara di aver avviato processi di investimento sulle formulazioni biologiche o di essere in procinto di attivarsi, il 75,8% di aver avviato o di essere prossimo ad attivare iniziative legate ai processi sostenibili e il 56,9% si sta muovendo al fine di ottenere una certificazione ambientale.

 

(fonte Cosmetica Italia)

 

Etichette e claim green

 

In questo scenario, l’impegno ad adottare packaging sostenibili dichiarato sulle etichette dei prodotti gioca un ruolo fondamentale.

I dati raccolti dall’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 confermano, infatti, una crescita delle vendite a valore del 5,5% per i prodotti con un claim green in etichetta nel periodo giugno 2019 – giugno 2020 contro il +2,6% dei 12 mesi precedenti. E se da un lato si è assistito ad una crescita dell’offerta (+1%), il dato più rilevante è quello relativo alla crescita della domanda (+4.5%). Valore che sale e segna un +10,2% se si considera la sola crescita dei prodotti a marca commerciale.

Attraverso lo studio di 24 claim, riconducibili a quattro diversi panieri di appartenenza quali: responsabilità sociale, rispetto degli animali, management sostenibile delle risorse, agricoltura e allevamento sostenibili, l’indagine ha dimostrato che i prodotti cosmetici e per la cura della persona hanno registrato un beneficio soprattutto in relazione all’indicazione in etichetta dell’uso di packaging realizzato “con materiale riciclato” con un +6,9% del giro d’affari, per l’indicazione “senza fosfati” e “vegetale” con un +9,2% di incremento, per ciò che riguarda aspetti rientranti nell’ambito del management sostenibile delle risorse. Il claim “biologico”, rientrante invece nel paniere agricoltura e allevamento sostenibili, ha fatto registrare nel settore della cura della persona un aumento annuo delle vendite del 5,1%, anche se, la miglior performance la ottengono i prodotti con certificazione Ecocert, che ha fatto registrare una crescita delle vendite del 14,5% rispetto ai 12 mesi precedenti.

 

Noi di etic.a abbiamo la possibilità e la volontà di realizzare etichette che sposino la scelta sostenibile dei consumatori e dei produttori, adottando materiali prodotti da fonti rinnovabili, che riducono la pressione sulle risorse naturali, limitando l’impatto ambientale.

Sono Francesca, responsabile marketing in etic.a e per maggiori informazioni sull’argomento potete scrivermi al seguente indirizzo: francesca.delzanno@eticasrl.net

Avrò il piacere di rispondervi con passione e competenza.

Etichette per la Cosmetica: come leggerle

 

Che cos’è un cosmetico

qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei” (Regolamento Europeo n. 1223/2009).

Leggere l’etichetta è davvero una buona abitudine non solo per quanto riguarda gli alimenti, ma anche per i prodotti che utilizziamo ogni giorno per prenderci cura del nostro corpo. Noi italiani siamo grandi consumatori di prodotti cosmetici, basti pensare che solo nel 2019 il fatturato globale della cosmetica in Italia ha superato il valore di 11 Miliardi di Euro con i prodotti per la cura della pelle e del viso al primo posto. Secondo Cosmetica Italia infatti “ogni individuo utilizza quotidianamente almeno 8 cosmetici. Dai gesti legati all’igiene, passando per idratazione e protezione, fino ad arrivare al tocco finale di rossetto o profumo, i prodotti cosmetici sono indispensabili alleati per il benessere di ognuno, in ogni età della vita”

Inoltre, sono in costante crescita sia l’export sia gli investimenti in ricerca e nuove tecnologie entrambi indici di una spinta positiva del mercato.

Come leggere l’etichetta

A partire dal 2009 sono state definite regole europee volte a tutelare il consumatore da danni derivanti dall’uso di allergeni o di sostanze nocive e permettere un acquisto consapevole e attento. Inoltre, con una regolamentazione univoca è stato possibile limitare le contraffazioni e tracciare facilmente la filiera produttiva per il ritiro di prodotti difettosi.

Di seguito gli elementi principali riportati nel Regolamento Europeo n. 1223/2009 che devono essere chiaramente indicati sull’etichetta (o sul foglietto illustrativo in mancanza di spazio sul flacone):

  1. Il nome o la ragione sociale e l’indirizzo della persona responsabile. Nazione d’origine in caso di prodotti cosmetici importati;
  2. Il contenuto nominale al momento del confezionamento, espresso in peso o in volume;
  3. La data di durata minima per i prodotti cosmetici che abbiano una durata minima inferiore ai trenta mesi che deve essere espressa con un formato appropriato: dopo la data del simbolo di durata minima o la dicitura “consumare entro il”, la data di durata minima deve essere chiaramente espressa e deve essere composta dal mese e dall’anno, o da giorno, mese e anno, in quest’ordine. Se la durata minima è superiore ai trenta mesi, il consumatore deve essere informato sul periodo di tempo in cui il prodotto cosmetico, una volta aperto, può essere utilizzato senza effetti nocivi per il consumatore.
  4. Le precauzioni particolari per l’impiego;
  5. Il numero del lotto di fabbricazione o il riferimento che permetta di identificare il prodotto cosmetico;
  6. La funzione del prodotto cosmetico, salvo se risulta dalla sua presentazione;
  7. L’elenco degli ingredienti contenuti nel cosmetico preceduto dalla parola “ingredients”. Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione. Questa regola vale per le sostanze che raggiungono concentrazioni superiori o uguali all’1%. Gli ingredienti che sono presenti in percentuale inferiore all’1%, invece, possono esseri indicati in ordine sparso. Le denominazioni degli ingredienti sono riportate usando un codice internazionale, detto INCI (International Nomenclature for Cosmetic Ingredients), unico per tutti i paesi dell’Unione Europea.

Ovviamente si stanno incrementando le produzioni di cosmetici bio o cruelty free, in questi casi è necessario fare attenzione agli ingredienti approfondendo il significato della nomenclatura : le sostanze naturali ad esempio possono essere identificate facilmente perchè il loro INCI è formato dal nome latino della pianta da cui derivano (es. Calendula Officinalis ), seguito dai termini inglesi che indicano la parte della pianta impiegata (fruitrootleaf, seed) e il tipo di prodotto (extractwateroil). L’INCI completo della calendula sarà, ad esempio, Calendula Officinalis Seed Oil.

Alcuni elementi presenti sull’etichetta

Il Valore aggiunto:

Secondo uno studio di Mintel: “Le routine di acquisto quotidiano -dei cosmetici- sono condizionate dai valori emozionali trasmessi dall’azienda, andando oltre l’aspetto tecnico-scientifico.”

Non solo la composizione del prodotto, ma anche la sua presentazione concorre alla scelta finale del consumatore: I valori emozionali sono veicolati spesso attraverso il packaging che deve essere curato e d’impatto, non solo veicolo informativo ma anche spazio di comunicazione visiva.

L’attenzione posta alla grafica che deve attrarre il consumatore, alla scelta dei materiali che devono durare nel tempo e spesso devono resistere all’acqua, e alla qualità di stampa diventa quindi davvero strategico.

L’affidarsi a partner competenti che

stampano con passione e competenza

diventa più importante che mai per assicurarsi alti standard di realizzazione.

 

 

Resta aggiornato leggendo gli articoli di approfondimento sulla corretta lettura delle etichette, puoi trovare informazioni utili sulle etichette alimentari cliccando qui e sulle etichette per vino cliccando qui.

10/07/2020

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