Vincitori ai Best In Flexo 2023

Il 21 Novembre 2023 segna una data molto importante nel nostro cammino, la vittoria ai BestInFlexo 2023 nella categoria “Carta – Cartoncino – Banda Stretta”.

L’appuntamento annuale dei Best in Flexo, concorso che premia l’eccellenza e la qualità nel processo di prestampa e stampa flessografica, giunto alla sua nona edizione, si conferma l’evento dell’anno per l’industria flessografica. E non lo è solamente per il concorso di premiazione promosso da Atif – Associazione Tecnica Italiana per la Flessografia, ma anche perché si tratta di un’occasione di incontro, formazione ed aggiornamento professionale per tutti gli esperti del settore. Scenari 2024, controllo qualità delle macchine da stampa e tavola rotonda sul regolamento UE sugli imballaggi sono alcune delle tematiche affrontate nei due giorni di approfondimento.

BestInFlexo 2023: 230 lavori presentati tra i quali etic.a si è distinta!

230 i lavori presentati, analizzati, giudicati e premiati da parte della giura competente dei BestInFlexo, all’interno delle 14 categorie previste, con i quali la nostra etichetta si è dovuta confrontare per contendersi il primo gradino del podio nella categoria di riferimento. L’orgoglio è ancora più grande essendo ben consapevoli dell’altissima qualità anche degli altri lavori presentati e ciò accredita ancor di più il valore riconosciuto alla nostra etichetta.

“…Grafica pulita valorizzata dalle tecnologie di lavorazione utilizzate volte ad aumentare il valore percepito del prodotto unite alla buona uniformità e stesura del colore con buona pulizia tonale degli inchiostri.” Queste sono alcune delle motivazioni che hanno accompagnato la consegna del premio, ritirato dalla Dott.ssa Patrizia Windfang, dall’Ing. Gianni Olivieri e dal nostro responsabile di produzione, Sergio Pasquini, e che hanno reso vincente il nostro lavoro.

Questo traguardo è il frutto dell’impegno e della passione che tutta la nostra squadra mette costantemente nel proprio lavoro, affinché ogni nostra etichetta sia meritevole di quello che per noi è il riconoscimento più importante: la fiducia dei nostri clienti.

Queste le parole di Patrizia Windfang all’indomani della premiazione: “Grazie alla nostra squadra: sono orgogliosa, ma anche emozionata per tutta la passione e l’impegno che ci mettete ogni giorno nel vostro lavoro. Grazie ai nostri clienti che ci spingono a fare sempre meglio, a loro dedichiamo le nostre migliori energie.”

 

Ora l’appuntamento è per il 30 maggio 2024 ai 𝐃𝐢𝐚𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐀𝐰𝐚𝐫𝐝𝐬 a Düsseldorf, i premi europei della stampa flessografica assegnati ogni due anni e promossi da FTA Europe, l’Associazione Flessografica Europea a cui abbiamo accesso diretto da vincitori.

 

Un successo, questo, che ci carica e ci motiva a metterci sempre in gioco per vedere in ogni giorno un’opportunità di miglioramento.

etic.a diventa Società Benefit!

Il 31 ottobre 2023 è una data molto importante nel percorso della nostra Azienda: etic.a ha ottenuto lo status di Società Benefit.

Questo atto è un ulteriore passo di un percorso di reale attenzione verso le politiche di sostenibilità che, negli ultimi anni, ci ha portato a prendere alcune importanti decisioni che vogliamo ripercorrere insieme a Voi.

Il rispetto verso l’Ambiente è centrale del nostro modo di fare Impresa. Per questo motivo abbiamo installato, ad inizio 2021, un impianto fotovoltaico da 100 kW/p che autoproduce il 30% del nostro fabbisogno di energia elettrica. E, sempre nel corso del 2021, abbiamo convertito tutti gli impianti di asciugatura che adottavano le tradizionali lampade UV al mercurio alle nuove lampade Led UV.

I vantaggi derivanti da un punto di vista ambientale, ma non solo, sono molto significativi: forte riduzione dell’assorbimento di energia elettrica e, soprattutto, azzeramento dell’emissione di ozono nell’atmosfera, effetto collaterale considerevole causato dall’utilizzo di lampade al mercurio! Ed ancora, grande miglioramento del comfort lavorativo in quanto le lampade Led UV, non necessitando di estrattori dell’aria, eliminano la principale fonte di inquinamento sonoro presente nelle nostre aree produttive. E non è un vantaggio di poco conto per tutte le persone che trascorrono la loro giornata lavorativa in Produzione.

 

Siamo consapevoli del valore Sociale del fare impresa e per questo, già dal 2021, abbiamo definito un Piano Welfare che ha l’obiettivo, tra gli altri, di assegnare ai dipendenti un premio annuale sulla base dei risultati raggiunti. Questo Piano si aggiunge ad una scelta effettuata dalla nostra Azienda già dal momento della sua fondazione: tutte le nostre persone sono assunte a tempo indeterminato.

 

Grande attenzione poniamo agli aspetti di Governance: nel corso del 2023 abbiamo ottenuto la Certificazione sulla Parità di Genere PdR 125:2022. È la certificazione che attesta la nostra volontà di creare un ambiente di lavoro sano ed inclusivo che offra pari opportunità alle persone e ne sia attento alla valorizzazione nel tempo permettendo a ciascuno di esprimere in pieno il suo potenziale. Il Codice etico, poi, è la rappresentazione dei valori che abbiamo adottato e che tutti i nostri portatori di interesse, esterni ed interni all’Azienda, devono rispettare.

Ma non abbiamo l’intenzione di fermarci qui: il 2024 sarà per noi un anno ancora molto importante: redigeremo il nostro primo Report di Sostenibilità. È un impegno per noi essenziale, consapevoli del fatto che la sostenibilità deve essere misurata nel tempo e comunicata in modo completo onde evitare di accrescere la schiera di coloro i quali non fanno altro che del green washing.

E last but not least abbiamo in corso un’ulteriore importante Certificazione … È davvero il caso di dire keep in touch!

 

Alcune considerazioni sull’attuale scenario macroeconomico, da leggere sotto l’ombrellone

La pausa estiva ci appare come un momento utile per fare alcune riflessioni sul periodo che stiamo vivendo dopo le gravi crisi degli ultimi anni.

 

Quello attuale è ancora uno scenario di forte incertezza, con un contesto macroeconomico soggetto a continue turbolenze geopolitiche che hanno ulteriormente complicato il quadro economico locale e globale.

 

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha ufficialmente dichiarato già il 5 maggio scorso, la fine dell’emergenza sanitaria da Covid-19, scoppiata poco più di tre anni prima a marzo 2020.

 

Nel febbraio 2022, con l’invasione russa dell’Ucraina è iniziata una grave crisi internazionale, nel cuore dell’Europa. Crisi che è tuttora in corso, nonostante alcune importanti iniziative di pace, come quella della Santa Sede, che ad oggi non sembrano portare a compromessi tra le parti che precludano ad una fine delle ostilità.

 

Qual’è lo scenario che queste gravi crisi, una conclusa e l’altra purtroppo ancora in essere, ci lasciano e con il quale il nostro settore, a partire dal prossimo autunno, dovrà fare i conti?

 

Le variabili in gioco sono molteplici e di complessa interpretazione. La complessità nasce dalla difficoltà nello sciogliere la matassa di un filo costituito da una relazione inscindibile tra inflazione, tassi di interesse e crescita.

 

Le difficoltà negli approvvigionamenti e l’interruzione delle catene di fornitura delle materie prime sembrano superate. Anzi, i tempi di fornitura sono tornati in buona parte ai livelli precrisi ed i prezzi, dopo la rincorsa rialzista che ha caratterizzato il 2021 ed il 2022, hanno raggiunto una stabilizzazione nel corso del 2023 mostrando qualche piccola flessione a macchia di leopardo sui prodotti a minor valore aggiunto.

 

Per quanto riguarda la crisi ucraina, la prima grave conseguenza è stata l’aumento del costo delle forniture elettriche. Solo un anno fa, a luglio 2022, i futures del gas hanno superato soglia 300 E/mWh. Oggi il prezzo del gas è sceso a 30 E/mWh, valore sempre alto se confrontato al 2021 ma comunque ancora sostenibile da parte delle nostre Aziende.

 

Il forte rialzo dei costi dell’energia ha contribuito ad innescare una spinta inflattiva globale che, anche se da più parti inizialmente etichettata come temporanea e speculativa, si conferma persistente e di difficile contenimento.

 

Nel grafico riportato si evince come la rapida correzione dei prezzi del gas nel 2023 non si è accompagnata ad una significativa riduzione dell’inflazione che in Italia ha raggiunto il suo massimo a novembre 2022 (11,8% su base annua), mentre a luglio 2023 si è attestata al 6% ma con una variazione del solo 0,1% sul precedente mese di giugno (dato che ha fatto pensare ad alcuni analisti che è in arrivo una fase recessiva).

 

L’inflazione, pertanto, è un osservato speciale in quanto, evidentemente, porta con sé una riduzione del potere d’acquisto dei salari e dunque dei consumi. Nonostante il tasso di disoccupazione a giugno si sia dimostrato inaspettatamente basso al 7.4%, il mercato del lavoro rimane sempre più compresso e potrà iniziare a soffrire ulteriormente della stretta monetaria. D’altra parte, le politiche governative di riduzione del cuneo fiscale appaiono abbastanza deboli per sostenere il potere d’acquisto delle retribuzioni.

 

Dopo un primo trimestre del 2023 in crescita dello 0,6% il PIL italiano nel secondo trimestre segna una contrazione dello 0.3% rispetto al precedente. Le maggiori cause sono collegate ad un calo della domanda interna e ad una diminuzione delle esportazioni. Andando più nel dettaglio, a subire maggiormente questo declino è il settore manifatturiero, con un valore di 43.8 contro un’attesa di 45.9 per l’indice PMI (Purchasing Manager Index) nel mese di giugno; è da segnalare che valori inferiori a 50 indicano contrazione. Questo settore, infatti, sta soffrendo maggiormente l’aumento del costo dell’energia, delle politiche monetarie restrittive della BCE e del calo della domanda estera dovuto in particolare ad un rallentamento dell’economia cinese.

 

Il Fondo Monetario Internazionale si aspetta una crescita dell’1,1% per l’Italia nel 2023 dove il maggiore driver di questa crescita potrebbe essere il settore dei servizi e non quello manifatturiero che subirà maggiormente le condizioni macroeconomiche avverse.

 

Guardando, poi, al 2024, la BCE si aspetta un ritorno dell’inflazione a livelli più moderati e ad una maggiore crescita +1,5% per l’Eurozona.

 

Anche le politiche restrittive messe in piedi dalle Banche Centrali che con l’obiettivo di ridurre l’inflazione hanno portato ad un forte incremento del costo del denaro, sono fonte di preoccupazione sia per quelle aziende virtuose che hanno effettuato investimenti nonostante le riduzioni dei benefici fiscali che ne derivano (credito d’imposta legato alla transizione 4.0 ridotti per il 2023 dal 40% degli anni precedenti al 20%) e sia per quelle Aziende che hanno necessità di ricorrere al sistema bancario per finanziare le attività lavorative correnti.

 

I dati riguardanti l’inflazione mostrano un’inflazione core (cioè primaria con esclusa le componenti energia, alimentari, alcol e tabacco) persistente (5.5% nel mese di giugno) dovuta ad un mercato del lavoro più resiliente del previsto. Questi dati lasciano la porta aperta ad un ulteriore rialzo dei tassi da parte della BCE nel meeting di settembre che potrebbe portare i tassi base ad un livello superiore all’attuale 4,25%.

 

Dal grafico riportato si evince come i tassi di interesse attuali hanno raggiunti i livelli di inizio anni 2000 mentre l’intensità dei rialzi a cui abbiamo assistito non trova riscontro nella storia recente.

 

 

Gli effetti della politica economica delle banche centrali, notoriamente in ritardo e a volte anche sbagliate, si vedranno nel prossimo futuro. Il ritorno dell’inflazione verso livelli vicini al target (2%) consentirebbero una politica monetaria meno restrittiva con conseguente impatto significativo sul costo del debito; questo insieme alla sempre minor pressione del mercato energetico e delle materie prime potrebbero garantire una ripresa efficiente per il settore manifatturiero ed evitare il rischio recessione.

 

… e quindi? Il nostro ruolo ci impone di essere vigili su quanto si manifesterà all’orizzonte e flessibili nell’adattarci, come fatto numerose volte nel recente passato, ai nuovi scenari che si presenteranno con l’obiettivo si soddisfare le esigenze della nostra clientela e le attese di chi fa impresa.

 

Una persona molto cara all’estensore di queste brevi considerazioni sta realizzando una tesi avente il seguente titolo: “il ruolo dell’ottimismo nelle scelte economiche”.

 

Ecco, mai come oggi, chi fa impresa, deve essere guidato dall’ottimismo nel guardare verso il futuro!

 

Buone vacanze!

 

Uno sguardo al passato, uno sguardo al futuro

Uno sguardo all’anno appena trascorso

Lo tsunami della pandemia ci lascerà in eredità una nuova normalità, un nuovo modo di concepire la vita sociale e la condivisione, nuove abitudini e nuovi modi di fare acquisti, probabilmente un nuovo ciclo di crescita economica ma soprattutto una nuova relazione tra le variabili prezzi delle materie prime, inflazione e tassi d’interesse.

A partire dal secondo semestre dello scorso anno il mondo produttivo sembra improvvisamente essere finito in un incubo nel quale manca ogni commodity, industriale o agricola che sia: introvabili a prezzi ragionevoli rame, ferro, acciaio, ma anche mais, grano, soia e caffè. Sono diventate merci rare plastica, semiconduttori, cartone e carta per imballaggi.

La strozzatura delle catene di fornitura globale del 2021 può essere riconducibile a diversi fattori. Dopo la paralisi iniziale, le maggiori economie hanno registrato una ripresa molto forte e veloce sostenuta dalle politiche messe in piedi dai rispettivi governi nazionali e Banche Centrali, le chiusure degli impianti estrattivi e produttivi hanno portato le scorte di materie prime e semilavorati a livelli minimi, le difficoltà logistiche ed i blocchi portuali hanno ingessato i trasporti globali.

Quella vissuta passerà alla storia per essere stata la peggiore crisi nella storia delle supply chains, con effetti che colpiscono un po’ tutti, dalle multinazionali alle Pmi.

Osservare le quotazioni di un ETF (Exchanged Traded Funds), che ha l’obiettivo di replicare il Bloomberg Commodity Index, paniere composto dai futures sulle principali commodities, ci consente in maniera sintetica di osservare le fasi dell’andamento delle principali materie prime che abbiamo attraversato negli ultimi due anni.

invesco bloomberg commodity ucits etf

INVESCO BLOOMBERG COMMODITY UCITS ETF – weekly chart

 

Dal grafico si evince quello che era il mondo prima della pandemia, dove le oscillazioni erano contenute in un range di circa il 10%, la caduta dei prezzi di febbraio/marzo 2020, il rapido recupero fino ad inizio 2021 dei livelli pre-covid e la violazione al rialzo di aprile/maggio 2021 che hanno portato ad un apprezzamento dello strumento di oltre il 30% in soli sei mesi portandosi verso nuovi massimi livelli mai raggiunti.

Le piccole realtà si trovano da mesi a lottare contro i rincari, subendo la mancanza di potere contrattuale nella trattativa con i fornitori. La crescita dei prezzi delle materie prime ha finito per deprimere i bilanci aziendali, soprattutto di quelle realtà di piccole-medie dimensioni, che hanno assorbito tali aumenti non essendo nelle condizioni di riversarli immediatamente sui propri clienti.

Le aziende produttrici hanno il dovere di abbandonare tale approccio che non potrà essere perseguito nel lungo periodo, ne va della sopravvivenza del tessuto produttivo stesso.

È necessario che ogni componente della filiera faccia la propria parte, e volenti o nolenti, la dovranno fare pure i consumatori: l’attenzione, pertanto, si sposterà sul binomio inflazione-tassi d’interesse ma questo è un nuovo capitolo della storia a cui assisteremo nei prossimi mesi.

 

… e il nostro settore?

L’anno che si è appena concluso è stato un anno particolarmente difficile per le Aziende del nostro settore che sono state impegnate a garantire continuità e stabilità delle forniture in un periodo di grandi incertezze.

I rumors che abbiamo ascoltato nel nostro mercato nei primissimi mesi dell’anno hanno trovato conferma nelle comunicazioni che abbiamo ricevuto a marzo 2021 con l’annuncio del primo importante aumento con decorrenza nel mese di aprile (+ 8% sui film + un upcharge “temporaneo” di 0,01 E/mq).

Da aprile alla fine del 2021 abbiamo avuto, da parte dei principali fornitori di materiale da stampa e di semilavorati, altri tre aumenti (saranno, dunque, quattro in totale nel corso dell’anno) che hanno portato il prezzo della nostra materia prima più importante ad avere un incremento medio complessivo del 35% circa rispetto al prezzo di inizio anno.

Ma non solo: all’aumento dei prezzi si è associato una grave crisi sulla disponibilità dei prodotti che ha portato i nostri fornitori a ridurre le quantità consegnate e ad allungare in maniera significativa i tempi di consegna che si sono allungati in modo significativo (siamo passati dai 5/7 giorni lavorativi ai 40/50 giorni ed oltre in alcuni casi).

Per riuscire a garantire la continuità delle forniture delle nostre etichette le nostre Aziende hanno dovuto farsi carico di importanti inefficienze produttive. Ma, ovviamente abbiamo pagato un prezzo molto alto: l’impatto sui conti è stato particolarmente importante!

 

Uno sguardo al futuro

E il 2022? Con le informazioni al momento disponibili, non possiamo dire che il nuovo anno si apre sotto auspici migliori rispetto all’anno appena passato.

Da una parte sono attesi aumenti dell’energia elettrica che per le imprese possono arrivare ad un + 80% sui valori di inizio 2021 mentre per quanto riguarda i materiali da stampa sono già stati annunciati ulteriori aumenti a partire dal prossimo mese di febbraio.

Il tessuto delle PMI che sono la linfa vitale del nostro sistema economico, molto spesso animate direttamente dalla presenza sul campo dell’imprenditore, e che sono per loro natura fortemente orientate ad una alta qualità del servizio/prodotto, hanno la impellente necessità di riportare la loro struttura dei ricavi ai valori precedenti la crisi sulle materie prime. Ne va della loro stessa sopravvivenza!

La strada ci appare, purtroppo, segnata: le PMI potrebbero diventare terreno di caccia per le multinazionali del settore. Negli ultimi mesi abbiamo visto esempi di acquisizioni importanti di Aziende di medie dimensioni da parte di multinazionali straniere.

L’accelerazione del processo di concentrazione potrebbe portare ad una riduzione della qualità del prodotto/servizio. Le logiche delle Aziende multinazionali sono ben diverse da quelle dell’Imprenditore che ha creato, sviluppato e gestisce la sua Azienda!

La sfida vitale per il 2022 è di potere continuare a fare il nostro lavoro con il livello di qualità che è tipico delle nostre Aziende.

 

11/01/2022

Etic.a & Lombardi: una collaborazione di successo

Lo scorso 18 maggio etic.a ha avuto il grande piacere di essere stata scelta come protagonista di un’emozionante case history nel corso dell’evento Flexoworld, una fiera virtuale per il mondo della stampa organizzata da Lombardi Converting Machinery Spa, nostro partner da molti anni.

Durante l’intervista condotta da Nicola Lombardi, Marketing Manager dell’azienda, hanno preso la parola diverse figure che ricoprono ruoli di responsabilità in etic.a come Sergio Pasquini, Responsabile di produzione con ben 40 anni di esperienza nella stampa ed oltre 10 anni di carriera in etic.a; l’Ing. Vito De Martino, Responsabile Ingegneria e Controllo; la Dott.ssa Patrizia Windfang e l’Ing. Gianni Olivieri, fondatori dell’azienda.

Durante il suo intervento, Sergio ci ha condotti nel vivo della produzione in etic.a mostrando una delle nostre macchine Lombardi in azione.

Sergio Pasquini responsabile di produzione etic.a labels srl stampiamo etichette con passione e competenza

Si tratta del nostro acquisto più recente, la Digistar, una macchina di finitura fascia 430, dotata del modulo serigrafico “Bravo” e del modulo per l’oro a caldo “Toro”, che permettono di realizzare stampe nobilitate, di altissima qualità. È possibile, infatti, applicare spessori diversi per le vernici serigrafiche a rilievo, utilizzare multi – reels, stampare simultaneamente con diverse tipologie di stampa come embossing e rilievo, utilizzare la tecnica del multistroke e molto altro ancora. Una macchina, quindi, che consente ad etic.a di realizzare etichette a maggior valore aggiunto, tipiche di mercati come quello del vino e della cosmesi.

 

 

 

 

La Dott.ssa Windfang, l’Ing.Olivieri e l’Ing. De Martino hanno posto, invece, l’accento sui valori di etic.a. Hanno raccontato, con i loro interventi, che il successo di una realtà come la nostra non consiste solo nella qualità del prodotto e del servizio offerto ai clienti, ma è il frutto della passione che ogni persona che lavora in etic.a mette ogni giorno nel proprio lavoro. Sono le persone a fare la differenza. I collaboratori ed i dipendenti devono sentirsi parte integrante di un progetto di sviluppo e di crescita, obiettivo che viene perseguito stimolando il miglioramento personale e professionale di ognuno con una formazione continua ed un orientamento alla collaborazione e al lavoro di squadra.

Ma etic.a sa bene che la sua responsabilità sociale non è solo nei confronti del personale, creando un ambiente di lavoro sano e proficuo, ma, come dimostriamo ormai da tempo, anche nei confronti dell’ambiente. Per questo abbiamo ad oggi uno stabilimento di produzione a basso impatto ambientale con un impianto fotovoltaico di 100 kw/ora ed abbiamo aderito all’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile di cui abbiamo esposto gli obiettivi raggiunti e quelli da dover perseguire in uno dei nostri precedenti articoli che potete trovare al seguente link.

 

team etic.a labels flexoworld

 

Vogliamo ringraziare ancora una volta Lombardi Converting Machinery Spa per averci scelto come esempio di successo nel settore della stampa e per essere partner del nostro cammino e della nostra crescita.

Continuate a seguire il nostro blog per rimanere sempre aggiornati su tutte le nostre novità dalle tecnologie di stampa all’adozione di scelte sostenibili in linea con i nostri valori.

 

Stampiamo etichette con passione e competenza!

Etic.a e Lombardi: la partnership continua

 

In occasione dell’ampliamento del parco macchine di Etic.a, è stato un piacere ospitare in sede Lorenzo Lombardi, General Director di Lombardi spa, che da anni rappresenta un partner affidabile per la stampa delle nostre etichette.

La partnership con Lombardi risale ai primissimi mesi del 2014 quando abbiamo valutato tutti i principali fornitori di macchine da stampa flexo. Dopo avere visto all’opera la Lombardi presso un loro cliente, abbiamo ritenuto che fosse la macchina con il miglior rapporto prezzo – prestazioni.

Il nuovo macchinario, installato proprio in questi giorni, è ovviamente firmato Lombardi.

E’ una macchina Digistar, cioè una macchina di finitura fascia 430, dotata del modulo serigrafico “Bravo” e del modulo per l’oro a caldo “Toro”, che per le loro caratteristiche di produttività e di qualità consentono di essere molto competitivi sia in termini di qualità del prodotto sia in termini di prezzo.

In occasione della sua installazione, il nostro General Manager Gianni Olivieri ha rilasciato un’intervista, dal quale sono nati degli interessanti articoli:

  • sulla testata online Label & Labeling cliccando Qui
  • sul blog di MetaPrintArt, che potete leggere cliccando Qui
  • sulla testata online Converter, che potete leggere cliccando Qui
  • sulla testata di Converting, che potete leggere cliccando Qui
  • sulla testata online ItaliaGrafica, che potete leggere cliccando Qui
  • sulla testata inglese Digital Label&Packaging, che potete leggere cliccando Qui.

Di seguito un breve estratto:

“E’ proprio la ricerca di una qualità sempre maggiore, per offrire un prodotto che risponda in maniera positiva alle aspettative del cliente, che guida Etic.a nelle scelte aziendali e nei continui investimenti.

Continueremo quindi i nostri investimenti in tecnologie di stampa, strumenti di controllo e formazione delle nostre persone.

Nello specifico desideriamo incrementare la nostra quota di mercato nel settore delle etichette a maggior valore aggiunto: parliamo soprattutto di etichette per il vino e per la cosmesi. In questa ottica è da vedere il nostro più recente investimento.”

 

Continuate a seguire il nostro blog per restare sempre aggiornati sulle novità del mondo Etic.a!

 

Stampiamo etichette con passione e competenza!

21/11/2019

Il 2019 segna una svolta etica per le imprese

Il 20 agosto, gli italiani che anche durante le vacanze non si sono separati dal proprio quotidiano hanno letto articoli su articoli che trattavano di un documento elaborato da “The Business Roundtable”. Tra i più completi troviamo l’articolo di Repubblica e l’articolo del Corriere della Sera. Cerchiamo di capire la rilevanza di questo documento per l’economia mondiale e il perché Etic.a è particolarmente felice di questo cambiamento.

E’ arrivato da oltre-oceano, firmato da oltre 200 colossi americani, il recente documento di “The Business Roundtable” che segna una svolta etica e uno stravolgimento dei valori che da decenni guidano la corretta gestione d’impresa.

Tra i giganti economici firmatari troviamo: Amazon, Goldman Sachs, General Motors, JPMorgan, Procter & Gamble e tanti altri. Insomma le multinazionali che da protagonisti, o da dietro le quinte, muovono l’economia mondiale. Questi colossi hanno creato un’associazione chiamata appunto The Business Roundtable (La Tavola Rotonda del Business) attorno al quale si siedono i vertici aziendali per capire le migliori strategie per i loro affari.

Ebbene le nuove strategie e le buone pratiche da adottare per il futuro hanno sorpreso tutti, segnando un punto di svolta, una svolta etica. In questo documento è stata messa in discussione la visione di Milton Friedman (Premio Nobel per l’Economia nel 1976), adottata poi dalla stragrande maggioranza delle società mondiali, che vedeva come principale responsabilità delle imprese la massimizzazione del profitto per gli azionisti.

Per decenni le società, di fronte a momenti di turbolenza e di crisi, non hanno esitato a fare drastici tagli al personale, a trasferire la sede in paesi con un più basso costo del lavoro o una minore pressione fiscale, o dove la normativa anti-inquinamento era meno stringente. Questo tipo di scelte, secondo The Business Roundtable, oggi non sono più vantaggiose per le imprese e anzi, nel lungo periodo, porteranno uno svantaggio in termini economici e di welfare.

Per creare realmente valore un’impresa deve mettere in atto tutte le misure a propria disposizione per ridurre l’impatto sull’ambiente che la circonda e dotarsi di innovazioni e procedure per condurre un’attività sempre più sostenibile. Deve inoltre avere pieno rispetto dei propri clienti, dei propri fornitori e garantire condizioni di lavoro più che dignitose ai propri dipendenti. Solo così si innesca un meccanismo virtuoso di “buone pratiche” che nel medio termine, se adottato da tutte le imprese, porterà ad un ritorno anche in termini di business.

Etic.a non può che essere felice di questo cambio di rotta, non solo perché conferma che le scelte aziendali intraprese oltre 10 anni fa, come dimostra il nome scelto, erano corrette, ma perché ritiene che siano le scelte migliori per la collettività e l’ambiente.

La nostra azienda nasce con intenti ed obiettivi precisi, ovvero fare attività rispettando il contesto nella quale è inserita. Questo partendo dalla valorizzazione dei propri dipendenti con iniziative volte alla loro crescita personale e professionale, passando dal rispetto dell’ambiente grazie a scelte e certificazioni green, fino ad arrivare ad un insieme molto articolato di buone pratiche, che hanno alla base correttezza e trasparenza, che la guidano nella gestione di tutti i rapporti commerciali.

Sperando che questa svolta etica Made In U.S.A. sia di buon auspicio per tutte le multinazionali del mondo, Etica continuerà a stampare etichette con passione e competenza!

20/09/2019

Etic.a e Gipea: insieme per il settore delle etichette

Etic.a è da sempre attenta all’andamento e agli sviluppi del settore delle etichette… e dell’ambiente che lo circonda. Etic.a infatti non si è mai limitata a “stampare etichette” ma ha sempre voluto dare un senso più ampio, più sociale ed etico, alla propria attività ed ha trovato in Gipea il perfetto riconoscimento dei propri valori e della propria filosofia aziendale.

Gipea è il Gruppo Italiano Produttori Etichette Autoadesive, parte di ASSOGRAFICI: Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici, a sua volta aderente a CONFINDUSTRIA.

Lo scopo principale di Gipea è tutelare gli interessi dei produttori di etichette autoadesive e supportarne anche la continua formazione tecnica, il perfezionamento professionale e lo sviluppo economico tramite news, approfondimenti, eventi e corsi di aggiornamento, in merito a:

  • evoluzioni del mercato;
  • innovazioni tecnologiche;
  • variazioni del quadro normativo italiano e internazionale.

 

In Gipea, i fondatori di Etic.a Srl sono stati chiamati a svolgere un ruolo di grande responsabilità che li rende davvero molto orgogliosi, cioè far parte del consiglio direttivo.

Recentemente l’Ing. Gianni Olivieri ha tenuto una presentazione davanti agli associati di Gipea, per condividere informazioni e trend importanti del settore delle etichette. I dati sono molto incoraggianti per tutti gli etichettifici e per gli operatori professionali che vi orbitano intorno.

Per riportare qualche numero, relativo all’anno 2017 e al quadrante Sud dell’Europa, di cui l’Italia fa parte, la crescita media delle vendite di etichette è stata del 7% rispetto al 2016 e la crescita media del fatturato si è attestata al 6,5%, in linea con il dato precedente.

La redditività complessiva del settore è in aumento e si evidenzia anche un ottimo rapporto tra il fatturato delle imprese e gli investimenti.

Quest’ultimo dato è bene approfondirlo maggiormente. Gli investimenti che fanno le imprese del settore sono molto “importanti” (arrivano fino ad 1 milione di Euro) in relazione alla grandezza del proprio fatturato, che difficilmente supera i 10 milioni di Euro. Il fatto che gli investimenti siano così ingenti è un segno inequivocabile di salute e di prospettive positive di tutto il settore delle etichette.

Interessante è anche la prospettiva futura evidenziata dall’Ing. Gianni Olivieri nella tipologia di macchine utilizzate:

  • Un’indagine condotta in Europa presso gli etichettifici sull’uso delle macchine digitali ha indicato una preferenza per le macchine a getto d’inchiostro a scapito di quelle a toner
  • Il mercato delle macchine digitali non prevede arresti ma continuerà il suo andamento positivo ancora per almeno 3 anni.

Oltre all’aumento del costo delle materie prime, il report dell’Ing. Olivieri ha evidenziato una forte criticità negli scarti di produzione che in media si attesta intorno al 10% del totale prodotto.

Considerate le prospettive e le stime del mercato, Etic.a continuerà ad assumere un ruolo attivo in Gipea, con impegno e responsabilità, e continuerà a stampare etichette con passione e competenza, come ha sempre fatto.

Su Converter si parla di Etic.a!

Converter è la più importante rivista nel settore tecnico specializzato della stampa flessografica, della trasformazione di imballaggi flessibili e cartotecnici, e della nobilitazione di adesivi ed etichette.

Nell’articolo di Converter si parla del nostro decimo compleanno, di cui avevamo scritto qui, e della nostra nuova sede, di cui avevamo scritto qui.

Essere celebrati da un’istituzione del settore come Converter ci riempie d’orgoglio.

Grazie!

 

Etic.a, stampiamo etichette con passione e competenza.

Parlaci del tuo prodotto

Raccontaci la storia e i valori del tuo brand. Lo vestiremo con le nostre etichette.




    Tutti i campi sono obbligatori